L’esito della giornata di ieri – dal finale ad alto volume e violazione di qualsiasi norma anti-Covid (il rave party in Darsena con migliaia di ragazzi e maxi rissa conclusiva) – è una Milano affollata, certo, ma più controllata: basta percorrere i luoghi simbolici della città per vedere un numero nettamente superiore di pattuglie e forze dell’ordine mobili rispetto a ieri. Una Milano, anche, dove al troppo affollamento seguono decisioni drastiche: come quella che nel pomeriggio ha “svuotato” la Darsena. Qui, per evitare assembramenti, questa mattina sono state montate transenne ed è stato allestito una sorta di senso unico, con ingresso consentito soltanto da piazza XXIV Maggio. In realtà stamattina la situazione era abbastanza “sotto controllo” a detta della polizia locale, tanto che alle 12 – pur con le volanti presenti – da piazzale Cantore l’ingresso era aperto.
Ancora folla sui Navigli
Situazione che invece nel primo pomeriggio è andata peggiorando: il senso unico non è stato sufficiente. L’ingresso da piazza XXIV Maggio è stato chiuso per una quarantina di minuti intorno alle 15. In seguito, l’accesso – che tuttora rimane transennato – è stato contingentato: ai poliziotti di guardia arriva una comunicazione di quante persone lasciar passare di volta in volta. Alle 17.30 lo scenario è surreale: una Darsena semi vuota e tutt’intorno migliaia di persone che defluiscono altrove. Soprattutto sui Navigli, dove però l’ingresso da stamattina è a senso unico: bloccato in Viale Gorizia, aperto solo dalle vie laterali.
Milano, ultimo weekend in zona gialla: in Darsena discoteca improvvisata
Complice il bel tempo, i milanesi anche oggi – secondo giorno dell’ultimo weekend in zona gialla prima dell’ingresso in arancione, domani – riempiono le strade dello shopping, le vie del centro, piazza Duomo, la Galleria (dove però nel pomeriggio non è stato necessario transennare gli ingressi e consentire l’accesso solo ai lati del “salotto”), i parchi. Alle 17.30 in via Dante o in Ripa di Porta Ticinese c’è gente che si siede a pranzo e gente a fianco che opta per un aperitivo presto, entro il limite delle 18. Insomma: l’importante è esserci.
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