“Concerto sospeso” come il caffè a Napoli, dove c’è chi entra al bar e paga una tazzina anche per uno sconosciuto che prima o poi dovesse entrare: “L’idea è quella, anzitutto nel senso della generosità, verso gli artisti, ma non solo. Se qualcuno si farà vivo per regalare un concerto a uno che non conosce, ben venga. Al momento però penso più al Natale. Io, o qualunque altro artista, potremmo essere regali perfetti, sono anche a disposizione per realizzare un video da inviare al destinatario. Un dono utile a noi musicisti e a chi lo riceverà, perché la musica fa bene all’anima e sarà un modo per festeggiare insieme il ritorno alla normalità, quando mai sarà”. Sì, perché lo spettacolo è sospeso anche nel senso che le date dei concerti andranno stabilite: “Spero presto, ma, per dire, una ragazza mi ha appena comprato come colonna sonora al suo party di compleanno, in luglio, mi auguro davvero si possa fare. Sarà comunque un bel modo per ripartire, e farlo senza dover mettersi a organizzare concerti quando si potrà: ci saranno già, si dovrà solo pensare alla data. Non vedo l’ora, sono fermo da un mese e mezzo, Lo streaming è troppo freddo per i miei gusti, io ho bisogno di gente viva attorno a me”.

Non vede l’ora anche il pubblico, parrerebbe, dato che prenotazioni e richieste di dettagli sono arrivate subito: “Appena ho presentato l’idea su Internet ho venduto sei date e per un’altra decina siamo in trattativa, sono soddisfatto. Qualche collega mi ha scritto per informazioni e spero si unirà presto”.

A proposito di unità, Orselli apprezza Scena unita, il movimento lanciato tra gli altri da Fedez e Manuel Agnelli, e non pensa affatto che questa iniziativa possa andargli contro: ” Scena unita pensa, e fa benissimo, alle maestranze, io voglio pensare a noi artisti diciamo non di primissimo piano, restati a spasso da un po’. E poi quando faremo questi concerti avrò con me dei tecnici, un po’ di lavoro lo porterò anch’io”.