
Alla fine l’intesa sulla riforma del Catasto è arrivata. Almeno stando alle dichiarazioni di soddisfazione di Lega e Forza Italia: sarebbero, dunque, stralciati dal testo i riferimenti al duale e a i valori patrimoniali delle case. «Con grande soddisfazione il centrodestra di governo ha raggiunto un’intesa con Palazzo Chigi per rivedere gli articoli 2 e 6 della delega fiscale», si legge in una nota. «Nell’accordo viene eliminato ogni riferimento al sistema duale, preservando i regimi cedolari esistenti e garantendo una armonizzazione del sistema fiscale». Questo, in soldoni, significa che non ci potrà essere nessun incremento di tassazione.
Via i riferimenti ai valori patrimoniali
Quanto al Catasto, «viene eliminato ogni riferimento ai valori patrimoniali degli immobili, consentendo l’aggiornamento delle rendite secondo la normativa attualmente in vigore e senza alcuna innovazione di carattere patrimoniale». Il Catasto italiano verrà quindi progressivamente aggiornato, ma senza cambiamenti rispetto ai criteri attuali. «Esclusa anche in questo caso la possibilità di nuove tasse sulla casa», prosegue la nota. Il centrodestra di governo però dice di aver raggiunto anche un altro obiettivo, quello cioè che «le aliquote Imu possano essere ridotte per effetto dell’emersione degli immobili fantasma».
Confedilizia: manca l’estensione della cedolare agli affitti commerciali
La notizia viene salutata con soddisfazione anche da Confedilizia. Si tratta, si lege in una nota, «di un risultato importante, che dovrebbe però essere accompagnato dall’estensione della cedolare alle locazioni commerciali». Quanto all’articolo 6, quello sul Catasto, per Confedilizia la soluzione più accettabile resta sempre l’eliminazione del comma 2 e i riferimenti all’Omi, l’Osservatorio dell’Agenzia delle entrate che, «fornisce niente più che delle medie per zone con indicazioni di larga massima e, comunque, dei numeri che nulla hanno a che vedere con le stime catastali», conclude Confedilizia.
di Livio Acerbo #greengroundit #notizie – fonte