
Le regole per la gestione dei contagi in classe entrate in vigore con la fine dello stato d’emergenza prevedono che restino a casa, con la possibilità di seguire le lezioni attraverso la didattica digitale integrata, solo gli studenti positivi e che al quarto caso registrato in classe tutti (gli allievi a partire dai 6 anni) indossino la mascherina Ffp2. Oggi le classi “in sorveglianza”, sottoposte cioè a questo provvedimento, in Lombardia sono 736, di cui oltre una su tre (288) alla scuola elementare, seguono le superiori con 217, le medie con 148 e gli asili a quota 83. E le proporzioni restano le stesse anche a Milano, dove le classi attenzionate sono 605.
Le nuove norme per la gestione dei contagi, evidentemente, incentivano al massimo la presenza a scuola, tanto che secondo la rilevazione condotta ogni settimana dal ministero dell’Istruzione (a cui tuttavia non sono obbligati a rispondere tutti gli istituti) in Lombardia dall’11 al 16 aprile ha seguito le lezioni a distanza solo lo 0,8 per cento degli studenti. La situazione in miglioramento, tuttavia, non deve spingere a ridurre la prudenza, soprattutto in vista degli esami di terza media e di maturità, dal momento che gli scritti devono svolgersi obbligatoriamente in presenza. Per le scuole superiori, per esempio, gli studenti positivi al Covid il 22 e il 23 giugno, quando si svolgeranno rispettivamente la prima e la seconda prova, potranno svolgerle nella sessione suppletiva del 6 e 7 luglio, ma senza i compagni.
di Livio Andrea Acerbo #greengroundit #coronavirus #covid19 – fonte originale qui