Ucraina – Russia, le news di oggi dalla guerra. Colpite Leopoli e Dnipro: sei morti. I russi occupano Kreminna

È il 54° giorno di guerra in Ucraina. Continua senza tregua l’offensiva di Vladimir Putin che ha ripreso a intensificarsi dopo l’affondamento dell’incrociatore Moskva. A bordo sarebbero morti 40 marinai russi, e molti altri sarebbero rimasti feriti. A conferma dell’escalation, i missili negli ultimi giorni sono tornati a esplodere attorno alla capitale Kiev ma è Mariupol a essere cinta sotto assedio. “La città non esiste più” dopo oltre un mese di attacchi da parte della Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Attaccate Leopoli e Dnipro: almeno sei morti. Occupata Kreminna. Volodymyr Zelensky chiede di nuovo all’Occidente più armi. Un appello che arriva all’indomani della minaccia russa all’Italia: “Conseguenze imprevedibili per chi arma Kiev”. E sulle chat gira una prima foto dell’incrociatore Moskva colpito da un missile in mare. Intanto secondo Mosca i soldati ucraini uccisi sarebbero 23.367.


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DOSSIER: IL CONFLITTO | SENTIERI DI GUERRA | Timeline: gli eventi

11.37 Kharkiv, i russi colpiscono un centro di aiuti umanitari: un morto

È di un morto e sei feriti il bilancio di un attacco condotto dalle forze armate russe contro un centro di distribuzione di aiuti umanitari a Kharkiv, nell’est dell’Ucraina. Lo riferiscono le autorità locali.

11.16 Ucraina: da Polonia più ingressi che uscite, è la prima volta

Per la prima volta dall’inizio della guerra, il 24 febbraio, il numero delle persone entrate in Ucraina dalla Polonia è stato superiore a quello di coloro che sono usciti. Lo rivelano i dati della Guardia di frontiera polacca: nella giornata di ieri, 17 aprile, 22 mila persone sono entrate in Ucraina e 19.200 hanno viaggiato nella direzione opposta.

11.09 Il sindaco di Mosca: “A rischio 200mila posti di lavoro a causa delle sanzioni”

Le sanzioni occidentali e la fine delle attività delle aziende occidentali mettono a rischio 200mila posti di lavoro solo nella città di Mosca, ha detto il sindaco Sergey Sobyanin.

10.55 Mosca pubblica primo elenco caduti ucraini, sono 23.367

Mosca ha pubblicato, per la prima volta, l’elenco dei caduti del fronte ucraino nei combattimenti. “Il ministero della Difesa russo dispone di dati affidabili sulle vere perdite dell’esercito ucraino, della Guardia nazionale e dei mercenari stranieri”, si legge nel comunicato diffuso sul canale Telegram del dicastero, “oggi le perdite documentate della parte ucraina ammontano a 23.367 persone”. Il ministero della Difesa russo sostiene che dai documenti in suo possesso “risultano anche un gran numero di militari disertori, feriti e dispersi”.

Sulle perdite subite dalla Guardia nazionale ucraina, Mosca ha pubblicato l’elenco con i dati personali dei caduti, “ottenuti da documenti ucraini reali”, che rivelano anche informazioni su “perdite significative tra le forze speciali dell’Azov”, il battaglione incorporato appunto nella Guardia nazionale. “Il regime criminale di Kiev non ammette le sue perdite”, denuncia il dicastero russo, “con questa pubblicazione dimostriamo ancora una volta che stiamo mostrando la verità”.

10.42 Ucraina: no evacuazioni da Est per secondo giorno consecutivo

L’Ucraina ha annunciato che anche oggi, per il secondo giorno consecutivo, sono sospesi i corridoi umanitari dalle città in prima linea nei combattimenti nell’Est del Paese, accusando le forze russe di bloccare e bombardare le vie di fuga. “Purtroppo, oggi, 18 aprile, non ci saranno corridoi umanitari. In violazione del diritto umanitario internazionale, gli occupanti russi non hanno smesso di bloccare e bombardare le rotte umanitarie”, ha dichiarato sui social la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk.

10.35 Mosca: colpiti 315 obiettivi militari ucraini nella notte

Mosca afferma di avere colpito 315 strutture militari durante i bombardamenti effettuati la scorsa notte in Ucraina e di avere abbattuto tre aerei ucraini: due Mig-29 e un Su-25. Tra gli obiettivi bombardati, ha precisato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, vi sono 18 centri di comando, 22 batterie di artiglieria, un sistema missilistico e 275 punti di concentramento di truppe.
Bombardamenti effettuati con missili Iskander hanno inoltre “eliminato quattro depositi di armi”.

10.25 Kiev: 20.600 soldati russi uccisi

Lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina ha annunciato su Facebook che dall’inizio dell’invasione 20.600 soldati russi sono stati uccisi nei combattimenti. L’esercito ucraino – afferma lo Stato Maggiore –  ha distrutto 790 carri armati dell’esercito di Mosca, 2.041 veicoli blindati per il trasporto del personale, 381 sistemi di artiglieria, 130 sistemi di razzi a lancio multiplo, 67 sistemi di difesa aerea, 167 aerei, 147 elicotteri, 1.487 veicoli, otto navi cisterna, 76 petroliere, 155 droni, 27 unità di attrezzature speciali e quattro sistemi di missili balistici.

10.26 il governatore: a Kreminna fuoco sui civili in fuga

I soldati russi hanno aperto il fuoco su un’auto di civili che cercavano di fuggire da Kreminna, nella regione di Luhansk nell’Ucraina orientale. Lo rende noto Serhii Haidai, il governatore della regione di Luhansk, spiegando che il bilancio dell’attacco è di quattro morti e un ferito.

10.19 Le forze russe sono entrate a Kreminna

Le forze russe sono entrate nella città di Kreminna, nella regione di Lugansk, nell’est dell’Ucraina: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, secondo quanto riporta Unian. “I russi sono entrati a Kreminna. Sono iniziati i combattimenti in strada. L’evacuazione è impossibile”, ha scritto Gaidai aggiungendo che i bombardamenti della città sono diventati più frequenti la notte scorsa e che è stato colpito anche il complesso sportivo Olimp della città.

09.59 Il padre missionario: “Sei morti a Leopoli”

“Nella notte sono caduti cinque missili ei morti sono almeno sei, anche se in questo momento l’allarme sembra rientrato”: così all’agenzia Dire padre Mikhailo Tchaban, salesiano a Leopoli, L’viv in ucraino, città a circa 70 chilometri dal confine con la Polonia colpita da raid russi. Il bilancio fornito dal missionario, di nazionalità polacca,coincide con quello comunicato dal governatore regionale Maksim Kozytsky, citato dalla stampa locale. Secondo il dirigente, i raid hanno causato anche otto feriti, tra i quali un bambino.Padre Tchaban sottolinea che a Leopoli restano “tantissimiprofughi”, scappati dalle regioni centrali e orientali dell’Ucraina a causa del conflitto armato. “Molti”, aggiunge, “sono anche nella nostra casa in città”.

09.56 Missili russi causano due feriti a Dnipro

Due missili russi hanno colpito questa mattina la città di Dnipro, nell’Ucraina centro-orientale, provocando due feriti: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, aggiungendo che sono state distrutte anche alcune infrastrutture ferroviarie. Lo riporta la Cnn. I missili, ha precisato, hanno colpito i distretti di Synelnykiv e Pavlograd.

09.48 Appello del sindaco di Zaporizhzhia: hanno rapito mio figlio 16enne

Il figlio di 16 anni del sindaco di Zaporizhzhia, Oleh Buriak è stato rapito dai soldati russi al checkpoint di Vasylivka mentre tentava di evacuare da Melitopol. Lo rende noto lo stesso Buriak, aggiungendo di non sapere dove si trovi il figlio. ”Mio figlio è stato rapito. Faccio appello alla comunità europea, all’umanità intera: aiutatemi. Fatelo sapere al mondo intero”, ha detto il sindaco.

09.46 L’intelligence britannica: la resistenza di Mariupol ha bloccato i russi

La resistenza delle forze ucraine a Mariupol ha “messo duramente alla prova” le forze russe ed ha deviato verso la città uomini e attrezzature, rallentando l’avanzata di Mosca in altre aree del Paese. Lo riporta l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. Allo stesso tempo, prosegue il rapporto, le operazioni russe per conquistare la città comportano “costi notevoli” per i suoi residenti, con grandi aree di infrastrutture distrutte e un numero notevole di vittime.

09.31 Nuovi bombardamenti: distrutta anche ferrovia di Dinipro

La ferrovia di Dnipro è stata distrutta a causa degli attacchi di stamattina nel distretto di Pavlograd. Lo ha reso noto Valentyn Resnichenko, governatore della regione di Dnipro, dicendo che due persone sono rimaste ferite in seguito all’attacco nel distretto Synelnykiv.

09.28 L’Ucraina non cederà territori per fermare la guerra

Ucraina non cederà “proprio territorio” nell’est per porre fine al conflitto armato con la Russia: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista rilasciata all’emittente americana Cnn prima di nuovi raid di Mosca nella notte su piu’ città, anche Leopoli, vicina al confine con la Polonia. Il capo di Stato ha fatto riferimento alla regione orientale del Donbass, in parte già dal 2014 sotto controllo russo, come pure la penisola meridionale di Crimea.Nel corso dell’intervista alla Cnn, Zelensky ha ribadito l’invito al presidente americano Joe Biden a recarsi in visita a Kiev. “E’ il leader degli Stati Uniti”, ha detto, “e per questo dovrebbe venire a vedere”.

09.22 Sei morti in attacco russo a Leopoli

Sei civili sono rimasti uccisi e altri 8 feriti, tra cui un bambino, negli attacchi missilistici delle forze russe su Leopoli, nell’Ovest dell’Ucraina. Lo ha riferito il governatore regionale, Maksym Kozytsky, come riporta Ukraina 24.

9.17 Governatore Lugansk: Kreminna in mano russi

Le forze russe hanno conquistato Kreminna, centro abitato nella regione orientale di Lugansk. “Le truppe dell’aggressore hanno occupato Kreminna”, ha annunciato il governatore di Lugansk, Serhiy Gaiday, citato dai media ucraini. Kreminna e’ stata teatro di duri combattimenti in strada da quando e’ iniziata la cosiddetta fase 2 dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, che si sta concentrando sul Donbass.

9.12 In Russia l’app Telegaram è il social più scaricato: 4,4 milioni di volte

Ucraina: governatore Lugansk, Kreminna in mano russi (Telegram è attualmente il principale social network presente in Russia dopo che la cesura di Mosca ha messo al bando le altre grandi piattaforme come Twitter, Facebook e Instagram: la app del social è stata scaricata nel Paese circa 4,4 milioni di volte (secondo la società Sensor Tower) dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Lo riporta il New York Times. “Telegram è l’unico social in Russia dove le persone possono scambiare opinioni e informazioni liberamente, sebbene il Cremlino abbia lavorato duramente per infiltrarsi nei canali di Telegram“, ha commentato Ilya Shepelin, giornalista della defunta emittente tv indipendente Rain che oggi ha un blog critico nei confronti della guerra.

9.10 Zelensky: I russi vogliono distruggere il Donbass

I russi vogliono distruggere il Donbas, annientare quelle che erano le potenze industriali di Donetsk e Luhansk. E per questo l’Ucraina ha bisogno di più armi. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso trasmesso nella notte. “Le truppe russe si stanno preparando per un’operazione offensiva nell’est del nostro paese. Inizierà a breve. Vogliono letteralmente distruggere il Donbas”, ha detto Zelensky. “Vogliono distruggere tutto ciò che un tempo dava gloria a questa regione industriale. Proprio come le truppe russe stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Luhansk”, ha proseguito il presidente ucraino. Ribadendo la richiesta dell’invio di nuove armi all’Ucraina, Zelensky ha detto che il destino della battaglia imminente dipende da “coloro che hanno le armi e le munizioni di cui abbiamo bisogno e si stanno trattenendo” dal consegnarle a Kiev.

8.50 Missili colpiscono stazione ferroviaria vicino a Leopoli

Gli attacchi missilistici russi di questa mattina hanno colpito la stazione ferroviaria vicino a Leopoli, nell’Ucraina occidentale. Lo ha reso noto il direttore delle Ferrovie ucraine (Ukrzaliznytsia) Oleksandr Kamyshin, spiegando che l’attacco non ha causato vittime tra i dipendenti delle ferrovie e tra i passeggeri. Il traffico ferroviario è stato ripristinato, anche se si registrano ritardi.

8.23 Bombardata la regione di Leopoli

Quattro missili hanno colpito questa mattina la regione di Leopoli, vicino al confine dell’Ucraina con la Polonia. Lo ha scritto il governatore Makysm Kozytskyi su Telegram, ripreso dai media internazionali, invitando i civili a restare nei rifugi. Gli inviati della Bbc hanno riferito di avere visto almeno cinque esplosioni nella parte occidentale della città, “un denso fumo nero e grigio si sta alzando”. L’allarme antiaereo ha suonato per 45 minuti prima dell’esplosione, molte persone erano per strada.

8.20 Cinquemila bambini deportati in Russia

Circa 5.000 bambini sono stati “deportati” dalla regione di Mariupol in Russia dall’inizio dell’invasione russa: lo ha detto il presidente ucraino Vlodoyr Zelensky nel corso dell’intervista alla Cnn trasmessa ieri. “Circa 5.000 bambini sono stati deportati da questa regione nella parte della Russia perché non gli hanno permesso di andare nella parte dell’Ucraina”, ha detto Zelensky nell’intervista.

07.50 In rete immagini del Moskva

Circolano in rete alcune foto di una nave ammiraglia che potrebbe essere Moskva la nave della flotta russa affondata dopo un attacco dell’Ucraina. OSINTtechnical – un account che condivide immagini di intelligence ha scritto: “Non posso verificarne l’autenticità, ma questo è un incrociatore di classe Slava, e non penso che ce ne sia stato uno distrutto in questo modo prima” del Moskva

07.37 Germania: aziende e sindacati, no embargo su gas russo

La Bda, associazione degli industriali tedeschi, e la Dgb, associazione dei sindacati tedeschi, hanno firmato una nota congiunta nella quale hanno espresso opposizione all’ipotesi di embargo sul gas russo, paventando una deindustrializzazione della Germania.

07.14 Kiev, Mosca prepara false flag per referendum Kherson

La Russia intende inscenare una provocazione militare a Kherson da attribuire a Kiev per poter giustificare un referendum illegale che crei una repubblica separatista nell’unica regione ucraina del tutto in mano ai russi. Lo ha dichiarato su Telegram il portavoce dell’amministrazione militare di Odessa, Sergiy Bratchuk.Secondo Bratchuk, le forze russe hanno intenzione di sparare su Kherson per poi accusare l’esercito ucraino e utilizzare l’operazione per giustificare un referendum che “salvi la città”.

00.31 Intelligence ucraina: “Improbabile l’uso di armi nucleari”

Kirill Budanov, capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, ritiene improbabile l’uso di armi nucleari da parte della Russia. Lo ha detto parlando al Telethon, ripreso dai media ucraini. “Calmatevi tutti, è solo una minaccia. Anche se Putin perdesse la testa e cercasse di farlo, anche tecnicamente non è così facile da fare. Sì, potrebbe provare a farlo, ma è improbabile che lo farà. Questo è un elemento di contrattazione, un elemento di ricatto verso il mondo intero, e tutti lo hanno capito”. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia utilizzerebbe armi nucleari solo in caso di attacco al territorio russo ma la Nato continua a ritenerla una minaccia reale.

00.43 Ong: “150 bambini portati via da Mariupol con la forza”

Un gruppo per i diritti umani della Crimea ha denunciato che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, la maggior parte strappata ai genitori. “L’esercito russo ha portato via con la forza circa 150 bambini da Mariupol e li ha trasferiti nella direzione di Donetsk occupata e del Taganrog russo”, ha affermato Olha Skrypnyk, capo del gruppo per i diritti umani della Crimea, riferisce Ukrinform. Secondo Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, la maggior parte dei bambini, che non sono orfani, è stata portata via senza i genitori.Esiste poi un allarme sanitario per i bambini rimasti nella città sotto assedio: “Stanno morendo di fame”.

00.45 Il governatore di Kharkiv: “Contrattacco ucraino: riconquistati alcuni paesi”

iLe forze armate ucraine hanno riconquistato alcuni paesi nella regione di Kharkiv. Lo ha comunicato su Telegram il governatore della regione, Oleg Sinegubov: si tratta dei paesi di Bazaliivka e Lebyazhe e di una parte di Kutuzivka. Inoltre, ha scritto, sono avanzati nel paese di Mala Rohan. Secondo l’analisi di Phillips O’Brien, docente di studi strategici a St Andrews in Scozia e citato da Le Monde, questo potrebbe significare un contrattacco verso le linee di approvvigionamento dell’esercito russo, e potrebbe creare problemi alla logistica russa proveniente dalla regione di Belgorod.

Combattimenti a Lysychansk
Combattimenti a Lysychansk (ansa)

01.24. Mariupol, russi chiudono città in ingresso-uscita

Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto che le forze russe hanno annunciato che la città assediata sarebbe stata chiusa all’ingresso e all’uscita,  avvertendo che gli uomini che restano in città “saranno controllati” per essere “ricollocati”. Lo riporta la Cnn, che ha sottolineato di non aver potuto verificare la dichiarazione in modo autonomo. Il consigliere su Telegram ha detto anche che i russi hanno cominciato a distribuire dei pass per muoversi all’interno della città assediata e ha pubblicato una foto di centinaia di abitanti di Mariupol in fila per ottenere i permessi.

01.59. Zelensky: “Armi in ritardo sono un permesso ai russi di ucciderci”

Il presidente Volodymyr Zelensky è tornato a chiedere all’Occidente più armi, descrivendo “ogni ritardo” nelle forniture come un “permesso alla Russia di uccidere gli ucraini”. “Stiamo facendo di tutto per garantire la difesa – afferma Zelensky nel suo ultimo video-messaggio -. Siamo in costante contatto con i partner. Siamo grati a coloro che aiutano davvero con tutto ciò che possono. Ma coloro che hanno le armi e le munizioni di cui abbiamo bisogno e ritardano nella loro fornitura devono sapere che il destino di questa battaglia dipende anche da loro. Il destino delle persone che possono essere salvate”. “Il 53mo giorno di guerra – continua il presidente ucraino – è finito e da 53 giorni aspettiamo risposte su alcuni punti delle nostre richieste di armi. E alcune risposte sono formulate in modo che la consegna possa iniziare solo a maggio. Parlo direttamente in questi casi: ogni ritardo nelle armi, ogni ritardo politico è un permesso per la Russia di togliere la vita agli ucraini. Così la interpreta la Russia. Nella realtà non dovrebbe essere così”. Un appello che arriva all’indomani della minaccia russa all’Italia: “Conseguenze imprevedibili per chi arma Kiev”.

Un uomo cammina tra le rovine di Mariupol
Un uomo cammina tra le rovine di Mariupol (reuters)

02.25. Nuovo appello a evacuazione dal Donbass

Il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, ha invitato i residenti della regione a evacuare al più presto. Secondo quanto riporta la stampa ucraina, l’esponente dell’amministrazione ha avvisato la popolazione che “La prossima settimana potrebbe essere difficile. Potrebbe essere l’ultima in cui abbiamo ancora la possibilità di salvarvi”. Nella regione di Lugansk, una delle due repubbliche “autoproclamate” il cui riconoscimento da parte di Mosca è stato la premessa per la guerra in corso, ci sarebbero ancora circa 70 mila civili. Ricordando quanto successo a Mariupol, Gaidai ha aggiunto che “le nostre comunità di Rubizhne, Popasna e Mountain corrono gli stessi rischi”. Per incoraggiare i civili a lasciare l’area che sarà il probabile teatro di una grande offensiva russa, ha ricordato che “ogni autobus per l’evacuazione che resta vuoto è un’offesa per la vita di un poliziotto, un soccorritore, un volontario e molti altri”.

04.25. Zelensky: ‘Mosca vuole distruggere totalmente il Donbass’

Nel suo ultimo video-messaggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito di un’imminente offensiva della Russia nella parte orientale dell’Ucraina.
“Le truppe russe si stanno preparando per un’operazione offensiva nell’est del nostro Paese. Che inizierà nel prossimo futuro”, ha detto Zelensky.
“Vogliono letteralmente distruggere e mettere finire al Donbass – ha aggiunto il presidente ucraino -. Distruggere tutto ciò che un tempo dava gloria a questa regione industriale. Proprio mentre le truppe russe stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via anche altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Luhansk”.

07.02. In Australia indagini su crimini di guerra russi

Esperti legali australiani prendono parte alla ricerca globale di evidenze di crimini di guerra russi commessi in Ucraina, da presentare alla Corte penale internazionale, intervistando più di 2.500 profughi giunti in Australia da luoghi dove la devastazione è stata estesa, per raccogliere da testimoni evidenze di atrocità. Lo riferisce oggi il quotidiano The Australian.

social experiment di Livio Acerbo #greengroundit #repubblicait – fonte originale qui