E’ il 53° giorno di guerra, e i bombardamenti russi sull’Ucraina sono tornati a intensificarsi dopo l’affondamento dell‘incrociatore Moskva (può essere una svolta nella guerra? Sì, ecco perché). Ma in queste ore è Mariupol al centro dell’attenzione. La città portuale sul Mar di Azov, obiettivo russo perché lungo la costa che strategicamente collega il Donbass a Est con la Crimea a Ovest, vive ore drammatiche. Il ministero della Difesa russo afferma di averla “ripulita dai nazisti” del Battaglione Azov e mentre è scaduto questa mattina alle 6 (le 5 in Italia) l’ultimatum per la resa alle poche migliaia di combattenti per l’Ucraina che resistono nell’impianto metallurgico Azovstal. Tra loro anche combattenti internazionali, secondo Mosca mercenari europei e canadesi. E il messaggio di Mosca sembra indirizzato anche al presidente ucraino Zelensky, che durante la giornata di sabato aveva ammesso la gravità della situazione a Mariupol dicendo di temere per la vita dei suoi soldati. “Se li annientano – le parole di Zelensky – si chiude ogni possibile negoziato con Mosca”.
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DOSSIER: IL CONFLITTO | SENTIERI DI GUERRA | Timeline: gli eventi
Live: gli aggiornamenti sulla guerra Ucraina – Russia (aggiorna)
11.20 Ucraina: no ai corridoi umanitari a Mariupol, non c’è accordo con la Russia
Ucraina e Russia non hanno raggiunto un accordo sui corridoi di evacuazione per aiutare i civili in fuga dalle aree teatro della guerra. Lo annuncia sul suo canale Telegram Iryna Vereshchuk, vice primo ministro ucraino. “Non siamo stati in grado di concordare il cessate il fuoco sulle vie di evacuazione. Ecco perché, sfortunatamente, oggi non apriamo corridoi umanitari”. Vereshchuk ha anche affermato che le autorità ucraine hanno chiesto corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili e delle truppe ucraine ferite da Mariupol.
11.02 Mosca, 400 mercenari stranieri accerchiati a Mariupol
Fino a 400 mercenari stranieri che combattono al fianco delle forze ucraine sono stati accerchiati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol: lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Lo riporta Interfax. Come è noto, la grande acciaieria – che con la sua vasta rete di tunnel consente di sfuggire agli assalti nemici – è diventata la base del battaglione nazionalista Azov. Le forze russe avrebbero eliminato un totale di 1.035 mercenari stranieri in ucraina dall’inizio della guerra il 24 febbraio scorso: lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta Interfax. Attualmente 4.877 mercenari stranieri combattono al fianco dei soldati e dei volontari ucraini, ha precisato il portavoce. Secondo Konashenkov Kiev aveva arruolato 6.824 mercenari da 63 Paesi, di cui 1.717 provenienti dalla Polonia e circa 1.500 da Usa, Canada e Romania.
10.32 Appello Kiev, corridoi umanitari per i civili di Mariupol
“Chiediamo ancora una volta l’apertura di un corridoio umanitario per l’evacuazione dei civili, soprattutto donne e bambini, da Mariupol”. E’ l’appello lanciato su Telegram dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, che chiede inoltre “agli occupanti, anche attraverso le strutture internazionali competenti, di aprire un apposito corridoio per l’evacuazione dei soldati feriti” dalla città martire ucraina. La vicepremier aveva annunciato la sospensione nella giornata di oggi dei corridoi umanitari per l’impossibilità di trovare un accordo con Mosca sul cessate il fuoco e garantire quindi la sicurezza dei civili.
10.20 Media Usa: Abramovich a Kiev per far ripartire i negoziati, ma il miliardario smentisce
Il miliardario Roman Abramovich si è recato a Kiev nel tentativo di riprendere i colloqui di pace tra Russia e Ucraina, che si sono bloccati dopo che sono emerse prove delle atrocità russe contro i civili ucraini. Lo riferiscono all’agenzia Bloomberg fonti informate. Un portavoce del miliardario russo ha smentito che si trovi in Ucraina. Abramovich avrebbe avuto un incontro con i negoziatori ucraini per discutere i modi per rilanciare i negoziati. Il miliardario russo, che un legame di lunga data con Vladimir Putin, ha agito come mediatore sin dall’inizio della guerra su richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
9.58 Mosca, distrutta fabbrica munizioni nella regione di Kiev
Raid aerei con missili di alta precisione hanno distrutto una fabbrica di munizioni nella regione di Kiev. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, come riporta Ria Novosti.
9.20 Vienna, Putin vuole prendere parte all’inchiesta su crimini di guerra
Vladimir Putin “vuole prendere parte all’inchiesta internazionale” sui crimini di guerra commessi secondo la comunità internazionale dalle forze russe in Ucraina: lo ha detto lo stesso presidente russo al cancelliere austriaco, Karl Nehammer, durante il loro incontro a Mosca lo scorso 11 aprile. Intervistato dalla Nbc, Nehammer ha inoltre riferito che Putin “non si fida del mondo occidentale. Quindi, questo sarà il problema in futuro”, ha aggiunto. L’intervista, di cui è stata pubblicata un’anticipazione, verrà trasmessa oggi.
9.15 Governatore Luhansk a cittadini: evacuate, non diventate ostaggio dei russi
Il capo dell’amministrazione regionale di Luhansk, Sergei Gaidai, rinnova anche oggi il suo appello alla popolazione civile a evacuare a fronte della minaccia di bombardamenti russi, elencando i luoghi di raccolta per lasciare la regione. Rinnovando la fiducia nella difesa delle forze ucraine, Gaidai ha però sottolineato: “non diventate potenziali ostaggi dei russi. Fate attenzione: gli autobus gratuiti vi stanno aspettando”.
9.10 Sindaco Brovary, attacco missilistico sulla città
Attacco missilistico sulla città di Brovary nella mattina di oggi. Le infrastrutture sono state danneggiate. Lo fa sapere il sindaco Igor Sapozhko.
8.54 Ucraina, missili contro infrastrutture a Brovary vicino Kiev
Un attacco missilistico russo ha danneggiato un’importante infrastruttura a Brovary, cittadina a circa 40 chilometri a Est di Kiev, secondo quanto riferito su Telegram dal sindaco Igor Sapozhko, che ha avvertito di possibili interruzioni alle fornire di elettricita’ e acqua. Non ci sono dettagli sull’entita’ della distruzione e sulle potenziali vittime, ne’ l’informazione e’ stata ancora verificata in modo indipendente.
8.46 In arrivo in Ucraina armi e equipaggiamenti militari dagli Usa
Le consegne di armi, munizioni e altri aiuti all’Ucraina da parte degli Stati Uniti, nell’ambito dell’ultimo pacchetto di aiuti da 800 milioni di dollari, sono già in arrivo in Ucraina. Lo riferisce la CNN, citando fonti nel governo degli Stati Uniti. “Le consegne dell’ultimo pacchetto di sicurezza dell’amministrazione Biden all’Ucraina sono già iniziati ad arrivare”, ha detto un portavoce della Casa Bianca.
8.36 Kiev: l’esercito russo prepara un’operazione di sbarco
L’esercito russo sta preparando un’operazione di sbarco in Ucraina. Lo riferisce nell’ultimo bollettino lo Stato maggiore ucraino, sottolineando che le informazioni “sono attualmente in fase di chiarimento”. Lo riferisce l’agenzia Ucraina Unia. “Le unita’ dell’810a e della 155a brigata della Marina separata sono in preparazione per l’operazione di sbarco. Le informazioni sono attualmente in fase di chiarimento”, si legge nella nota dello Stato maggiore ucraino, secondo cui, allo stesso tempo, “continua il movimento di unita’ russe nel territorio dell’Ucraina dalle regioni di Kursk, Bryansk e Voronezh”.
8.30 Mosca: morto sul campo un altro generale russo
La Russia ha perso sul campo in Ucraina un altro generale: Vladimir Frolov, vicecomandante dell’ottava armata del distretto meridionale, le cui truppe hanno combattuto nell’assedio di Mariupol, e’ stato sepolto ieri a San Pietroburgo dopo essere morto in battaglia. Lo ha riferito il governatore locale, Aleksander Beglov, come riporta l’agenzia Ria Novosti. Frolov sarebbe l’ottavo generale ad aver perso la vita nell’operazione speciale militare lanciata da Mosca in Ucraina lo scorso 24 febbraio.
8.20 I difensori di Mariupol non rispondono all’ultimatum russo
Nessuna risposta è arrivata per ora all’ultimatum dell’esercito russo da parte del contingente di combattenti ucraini rimasto asserragliato nell’acciaieria di Maiupol dopo che la città è stata conquistata. Di loro non c’è alcuna notizia a tre ore dalla scadenza – delle 6 di oggi (le 5 in Italia) – stabilita dal capo del Centro di controllo della Difesa nazionale della Federazione russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev che ha offerto ai 1.500 difensori superstiti nel gigantesco stabilimento Azovstal, di arrendersi e avere salva la vita. Gli ultimi difensori di Mariupol, i marines e i combattenti del reggimento Azov assediati nell’acciaieria Azovstal, sono rimasti senza cibo e acqua e avrebbero chiesto al governo ucraino il permesso di arrendersi, permesso che è stato però loro negato, riferisce sempre il capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione russa.
05.58 Media locali: esplosioni a Kiev
05.43 Scaduto l’ultimatum di Mosca a Mariupol: media, sirene di allarme antiaereo in quasi tutta l’Ucraina
Le sirene d’allarme antiaeree stanno risuonando stamattina in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Quando sono trascorsi 40 minuti dopo la scadenza dell’ultimatum di Mosca per la resa degli ultimi difensori di Mariupol, non si registrano movimenti o attività nella città portuale sul mare di Azov.
03.27 Sindaco di Irpin: bombardato oltre il 70% della città
Il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushin, ha affermato che più di 1.000 edifici (il 71% del totale) della città hanno subito danni, di cui 115 completamente distrutti, per i bombardamenti russi. La maggior parte degli edifici colpiti erano residenziali o di altro uso civile, ha specificato Markushin citato dal Kyiv Independent. Irpin si trova nel nord dell’Ucraina, nella regione di Kiev, nel distretto di Bucha. Prima dello scoppio della guerra contava circa 37 mila abitanti.
03.02 Zelensky alla Cnn: “E’ genocidio, prove audio e video in cui i russi dicono che ci distruggeranno’
“La Russia in Ucraina sta commettendo un genocidio. Non uccidono soldati, uccidono civili”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista alla Cnn che andrà in onda in versione integrale alle 9 di domenica (le 15 in Italia). “Abbiamo prove audio e video in cui si sentono i russi dire che ci odiano e che ci distruggeranno”, ha detto ancora Zelensky nelle anticipazioni trasmesse dalla all news americana.
02.33 Media: prossime sanzioni Ue alla Russia su petrolio e banche
Il prossimo e sesto round di sanzioni Ue contro la Russia prenderà di mira il petrolio e le banche, in particolare Sberbank. Lo riportano media internazionali. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato al quotidiano tedesco Bild am Sonntag che le sanzioni previste dovrebbero includere la più grande banca russa, che è già stata presa di mira da Stati Uniti e Regno Unito. “Stiamo esaminando ulteriormente il comparto delle banche, in particolare Sberbank, che rappresenta il 37% del settore bancario russo. E, naturalmente, ci sono le questioni energetiche”, ha detto Von der Leyen spiegando che l’Ue sta lavorando su “meccanismi intelligenti” in modo che il petrolio possa essere incluso anche nelle prossime sanzioni. “La priorità assoluta – ha conclusa la presidente della Commissione europea – è ridurre le entrate di Putin”.
02.05 New York, l’Empire State Building illuminato con i colori dell’Ucraina
L’Empire State Building, il grattacielo più iconico di New York, si è illuminato con i colori della bandiera dell’Ucraina. Le immagini sono state trasmessa in diretta dalla Cnn.
L’iniziativa, in solidarietà con la popolazione e le forze di Kiev che stanno combattendo contro la Russia, andrà avanti quindici minuti ogni sera, dopo il tramonto, fino al 1 giugno.
01.12 Usa, arrivate le nuove armi in Ucraina
Le prime armi dell’ultimo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari forniti dagli Stati Uniti a Kiev “sono iniziate ad arrivare”. Lo ha riferito un funzionario della Casa Bianca alla Cnn. Venerdì il Pentagono aveva annunciato che le prime armi sarebbero arrivate entro 24 ore. In questo nuovo pacchetto di aiuti militari gli Stati Uniti hanno inserito, per la prima volta, armi ad alta potenza tra le quali 11 elicotteri Mi-17, 18 obici e altri 300 droni ‘kamikaze’ Switchblade.
01.10 Mosca: Kiev minaccia di esecuzione chi a Mariupol vuole arrendersi
La “situazione disperata” a cui fa riferimento Mizintsev sarebbe, in particolare, quella – sottolinea alla Tass il ministero della Difesa russo – rivelata delle comunicazioni tra i difensori di Mariupol e il governo di Kiev. I primi avrebbero chiesto alle autorità di Kiev il permesso di arrendersi – dice il capo degli assedianti russi – “ma in risposta sono minacciati di esecuzioni”. I russi avrebbero intercettato le comunicazioni radio (367 solo nelle ultime 24 ore) in cui i resistenti lamenterebbero una situazione disperata all’interno dell’acciaieria, dove sarebbero ormai esaurite le riserve di cibo e acqua, secondo le fonti russe.
01.08 Mosca: la “tabella di marcia” per la resa di Mariupol
Per attuare la resa dei militari ucraini a difesa di Mariupol, il colonnello generale Mizintsev propone queste tappe: dalle 5 ora di Mosca “viene stabilita una comunicazione continua tra la parte russa e quella ucraina per lo scambio reciproco di informazioni. Dalle 5:30 ora di Mosca viene annunciata la “modalità silenzio completo”. Alle 6 ora di Mosca “entrambe le parti alzeranno le bandiere (da parte russa rossa, da parte ucraina bianca), su tutto il perimetro dell’Azovstal”. Dalle 6 alle 13 ora di Mosca tutte le unità armate ucraine e dei mercenari stranieri dovranno lasciare l’acciaieria “senza armi e munizioni, senza eccezioni”.
00.01 Ultimatum russo ai difensori di Mariupol: resa all’alba e avrete salva la vita
Le forze russe hanno offerto alle poche migliaia di difensori superstiti di Mariupol, intrappolati nell’acciaieria Azovstal, di deporre le armi alle 6 del mattino di Mosca (le cinque in Italia) e avere salva la vita. Lo afferma in una nota, riporta Tass, il capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev. “Data la situazione catastrofica che si è sviluppata nello stabilimento metallurgico Azovstal, e anche guidate da principi puramente umani, le forze armate russe offrono ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri bloccati a Mariupol di cessare le ostilità e deporre le armi dalle 06:00 ora di Mosca di domenica, garantendo loro la conservazione della loro vita”, si legge nella nota.
Kharkiv, l’attacco aereo è improvviso: così i civili si salvano dall’esplosione in strada
social experiment di Livio Acerbo #greengroundit #repubblicait – fonte originale qui