Letta sottolinea con orgoglio che “siamo noi quelli che hanno garantito che le cose vadano bene e non ci siano ambiguità rispetto ad atteggiamenti ‘No Vax’, invece una buona parte della destra ha lisciato il pelo a ciò che oggi si è rivelato essere un grandissimo problema, una spina nel fianco della ripartenza del nostro Paese”. Il leader del Pd è convinto che “siccome la Lombardia è la Regione più importante d’Italia, in cui la partita della ripartenza è più importante della questione nazionale, crediamo che ci siano le condizioni perché i cittadini lombardi ci guardino con occhi diversi rispetto a prima”. Ad ascoltarlo, ci sono diversi sindaci dem. L’appena rieletto Davide Galimberti a Varese, la sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, Anna Scavuzzo, la vicesindaca della Città Metropolitana, Michela Palestra. In prima fila c’è anche l’ex presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, che dal 1979 all’87 è stato presidente della Regione.
Letta osserva che “le amministrative le abbiamo vinte perché abbiamo trovato il metodo giusto e siamo partiti per tempo, quindi ci siamo dati questo metodo per la Regione”. Non si sbilancia né sul metodo per scegliere chi sfiderà il centrodestra, né sui nomi dei candidati, ma ribadisce: “Qui, in questo anno e mezzo, il Pd ha dimostrato che stava dalla parte delle persone, delle imprese, della sicurezza e della libertà e siamo stati noi quelli che hanno garantito la possibilità di uscire in ordine dalla pandemia”. Quanto alla difficile convivenza nella possibile coalizione per le Regionali 2023 tra Movimento Cinque Stelle e Azione di Calenda, il numero uno del Nazareno taglia corto: “Alle amministrative abbiamo dimostrato che si può fare. Le abbiamo vinte tutte con alleanze larghe e soprattutto facendo forza sulla nostra ambizione di essere il perno di questa operazione. È un processo che inizia oggi, ma credo che il centrodestra debba iniziare a preoccuparsi”.
Pd, dopo l’assoluzione si rivede l’ex sindaco Uggetti: “I 5 stelle sono maturati. Di Maio? Ha caratteristiche da leader”
Peluffo dal palco sottolinea “che il progetto avrà tre pilastri. Un centrosinistra ampio, plurale e civico. Il dialogo con il Movimento Cinque Stelle. E un forte protagonismo civico”. Aprendo l’assemblea rivolge un abbraccio a Simone Uggetti “che è qui con noi”. L’ex sindaco di Lodi, assolto anche in appello nel processo dove era imputato per turbativa d’asta e che nei giorni scorsi era stato al centro di uno scontro sulla giustizia tra Pd e Movimento 5 Stelle.
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