Una cascina abbandonata da decenni, a Milano, che potrebbe tornare a vivere grazie a un progetto di rigenerazione urbana, con spazi abitativi, attività socio-culturali e orti. E’ la Cascina Sella Nuova, struttura rurale del 1400 tra vuale Forze Armate e via Parri, che il Comune di Milano ha affidato con un bando della durata di 40 anni alla cordata Natural-Mente, con capofila l’associazione Thara Rothas e progetto dello studio Piuarch e dello studio di architettura Passerini.
“Pensiamo che Milano debba diventare sempre di più una Metropoli di Quartieri e per questo il recupero delle cascine non va inteso come un semplice omaggio al passato ma come luoghi che ci servono per il futuro, centri di servizi attrattivi per il loro quartiere e per i cittadini di tutta Milano. Come dice il mio amico Rosario Pantaleo, recuperare una cascina non è solo rigenerazione urbana ma soprattutto rigenerazione umana”, spiega sulla sua pagina Facebook l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran mostrando lo stato di fatto e i rendering del progetto.
Un progetto che vede il coinvolgimento e il sostegno di circa 30 soggetti e che porterà alla realizzazione di alloggi in cohousing intergenerazionale, spazi per servizi all’infanzia e per la formazione, un museo digitale, orti sperimentali, spazi per la formazione agricola e un laboratorio di panificazione, oltre a spazi per la vendita e degustazione dei prodotti di qualità. L’intervento consentirà la ricostruzione delle due corti esistenti, ricomprendendo l’antico corpo di fabbrica che qua e là emerge dalle rovine e che nel progetto diventa elemento ispiratore e di riferimento. “La rifunzionalizzazione di Cascina Sella Nuova – spiega ancora Maran – si inserisce nell’ambito delle politiche di rigenerazione urbana delle cascine in disuso incentivate attraverso la stipula di contratti di lunga durata con i soggetti cui vengono affidati gli spazi, in modo da consentire loro di effettuare gli investimenti necessari per il recupero della struttura. Fa parte anche questa delle azioni per la valorizzazione della vocazione agricola della nostra città”. “Il progetto – racconta Silvia Passerini, presidente dell’Associazione Thara Rothas – intende diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile, salvaguardare l’ambiente agricolo, dare spazio a progetti che aprono scenari di nuovi stili di vita, connettere il centro urbano con i territori extraurbani e trasmettere i saperi e le buone pratiche agricole”.
A Milano sono circa le 60 cascine di proprietà comunale grazie a lasciti, donazioni e operazioni di compravendita. Molte strutture sono state recuperate e tenute in vita da soggetti del terzo settore e associazioni di cittadini che al loro interno hanno trovato spazi disponibili e flessibili per ospitare attività sociali e culturali di diverso tipo e servizi per i cittadini. Tra i recuperi più recenti, la Cascina Casottello e Cascina Cotica.
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