
Giovedì si è saputo che il giovane era indagato, dopo la denuncia dell’avvocato, e venerdì le parti hanno ricevuto il decreto di citazione diretta a giudizio firmato dal pm Elio Ramondini per Bettarini, ora imputato per diffamazione. Prima udienza il 24 febbraio davanti alla prima sezione penale.
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Lo scorso marzo, dopo che uno degli aggressori, condannato a 9 anni, era passato dal carcere ai domiciliari, Bettarini si era lasciato andare su Instagram ad un duro attacco non solo nei confronti del giudice, ma anche dell’avvocato Alessandra Calabrò, lamentandosi, tra le altre cose, delle parcelle. Il legale, dunque, che aveva già rimesso il mandato perché il giovane non aveva pagato i compensi che le doveva (l’avvocato ha ottenuto, nel frattempo, anche un decreto ingiuntivo), lo ha denunciato per diffamazione.
Intanto, il 2 ottobre scorso è iniziato in appello il processo ai quattro aggressori, condannati in primo grado a pene comprese tra i 5 e i 9 anni di reclusione. In particolare, la pena più alta era stata inflitta a Davide Caddeo, 30enne difeso dal legale Robert Ranieli e accusato di aver sferrato le otto coltellate. A marzo, il gup Guido Salvini aveva concesso a Caddeo i domiciliari, ma con «l’obbligo» di frequentare un centro di cura per tossicodipendenti e una comunità dove lavorare. Poi, il 30enne è tornato in carcere per scontare un cumulo di pene definitive per altri fatti.
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