La truffa dei diamanti: profitti per 500 milioni, oltre 300 le vittime, tra cui Vasco Rossi e altri vip

Una presunta maxi truffa con profitti illeciti per quasi 500 milioni di euro e oltre 300 persone raggirate, tra cui, come già emerso, anche clienti vip come Vasco Rossi e Simona Tagli. Sono questi i dati principali che emergono dalle 42 pagine dell’avviso di conclusione delle indagini firmato dal pm di Milano Grazia Colacicco nell’inchiesta condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf. Inchiesta che a febbraio aveva portato ad un sequestro preventivo da oltre 700 milioni di euro, anche carico di cinque banche indagate. I diamanti, secondo l’accusa, sarebbero stati venduti a prezzi gonfiati rispetto al loro valore reale, con la presunta complicità di alcune banche, a centinaia di clienti ignari. Si avvicina ora la richiesta di processo per 87 persone fisiche e per 7 giuridiche, tra cui anche gli istituti di credito Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Banca Aletti. Indagate anche le due società che vendevano i diamanti, ossia la Intermarket Diamond Business spa (IDB) e la Diamond Private Investment spa (DPI), nell’indagine con al centro i reati di truffa aggravata e autoriciclaggio.

LEGGI ANCHE

Tra le vittime vip, oltre a Vasco Rossi, che avrebbe perso circa 2,5 milioni di euro, anche l’industriale Diana Bracco (più di un milione), la conduttrice tv Federica Panicucci (54mila euro) e l’ex showgirl Simona Tagli (29mila euro). Secondo gli inquirenti, la complicità delle banche sarebbe stata ripagata con regalie varie. La Idb, ad esempio, avrebbe fatto «una serie di regali ai vertici del Banco Bpm e di Unicredit». In particolare, l’ex dg del Banco Bpm, Maurizio Faroni, uno degli indagati (tra i quali anche dirigenti e direttori di filiali degli istituti coinvolti e anche l’ex ad di Banca Aletti, Maurizio Zancanaro), avrebbe ricevuto «oggetti di archeologia», oltre che 150mila euro di «donazioni» ad una onlus da lui presieduta. È emerso anche che Idb «ha aderito più volte all’aumento di capitale del Banco Popolare e di Unicredit».

Tra gli indagati nell’inchiesta, appena chiusa, anche Franco Novelli, consigliere di amministrazione della IDB fino al maggio del 2016. Era già stata stralciata, invece, in passato la posizione dell’imprenditore Claudio Giacobazzi, che era amministratore delegato della Intermarket Diamond Business di Milano (è morto suicida nel maggio 2018).

Fu il Banco Popolare, poi Banco Bpm, a proporre a Vasco Rossi l’acquisto di diamanti a prezzi gonfiati e la rockstar avrebbe versato con tre bonifici il 20 luglio 2009, il 22 febbraio 2010 e il 14 ottobre 2011, rispettivamente 1,043 milioni di euro, 520 mila euro e poco più di un milione. Tra i presunti truffatori Maurizio Faroni, ex ad di Banca Aletti e poi ex dg di Banco Bpm (si è dimesso dopo che è emersa l’inchiesta), e altri dirigenti e funzionari di istituti di credito che avrebbero raggirato «decine di migliaia di risparmiatori (oltre 300 le vittime delle truffe accertate e indicate nell’atto, ndr)», con «contratti di acquisto dei diamanti, per un prezzo notevolmente superiore al reale valore della pietra (mediamente tra il 30 e il 50%, ma a volte anche l’80%)».

2 ottobre 2019 | 16:41

© RIPRODUZIONE RISERVATA

social experiment by Livio Acerbo #greengroundit #corriereit https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/19_ottobre_02/truffa-diamanti-profitti-500-milioni-oltre-300-vittime-cui-vasco-rossi-altri-vip-e6426918-e520-11e9-b924-6943fd13a6fb.shtml