
Una collezione di 55 opere che condensano la storia dell’arte tra Ottocento e Novecento un tempo appartenuta a Callisto Tanzi, l’ex patron di Parmalat. Il 29 ottobre saranno battute a Milano, al Centro Svizzero, dalla casa d’aste fiorentina Pandolfini, che, volutamente, non identifica mai in Tanzi il proprietario, mantenendo il più assoluto riserbo, a partire dal titolo dell’asta e del corposo catalogo: «Tesori Ritrovati – Impressionisti e Capolavori Moderni da una raccolta privata». Ci sono, ad esempio, un Monet, «La Falaise du Petit Ailly à Varegenville», e un Picasso, «Nature morte au citron, à l’orange et au verre», stimati ciascuno oltre un milione di euro. Complessivamente, tra dipinti e sculture all’incanto, si parte da una base tra i sei e gli otto milioni di euro.
All?asta i tesori del crac Parmalat sequestrati a Callisto Tanzi
L’elenco comprende maestri italiani dell’Ottocento come Zandomeneghi, Segantini e De Nittis, impressionisti francesi come appunto Monet, Pissarro e Manet, si va da Van Gogh (due le opere all’asta), Gauguin e Paul Signac a Picabia e Chagall, oltre a Picasso. E poi Mirò, Magritte, Modigliani, Toulouse-Lautrec, Cezanne, Kandinskij, Balla e Boccioni. Opere che sono una parte dell’ex collezione di Tanzi, sequestrata in seguito al fallimento Parmalat: il resto è già in vendita sul sito dell’istituto vendite giudiziarie di Parma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
social experiment by Livio Acerbo #greengroundit #corriereit https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/19_settembre_15/da-picasso-monet-van-gog-all-asta-tesori-crac-parmalat-b4919e0e-d7c2-11e9-9016-c6193fcbf5c4.shtml