
C’è lo spazio davanti all’ospedale San Paolo che un’azienda – la Mellin – ‘adotterà’ piantando cento esemplari. E c’è il parcheggio di Sant’Agostino, “un’area grigia” come la chiamano i tecnici, che dovrà colorarsi un po’ più di verde perché la sfida è anche quella di farle sprofondare nell’asfalto le nuove radici. C’è il boschetto dei nuovi nati che creerà il Comune di Abbiategrasso per trasferire lì, nella terra, una legge dello Stato. E c’è un frutteto da creare al Gallatarese. E poi, ecco 100 mila euro donati da un altro sponsor – Axa – per regalare ombra ai cortili delle scuole che potranno candidarsi, ed ecco altri piani come Openagri per far spuntare piante lungo filari in un parco agricolo come quello della Vettabbia. Sono i primi progetti pilota – l’obiettivo è di arrivare a otto, tante quante sono le diverse tipologie di spazi in cui dovranno trovare dimora – che da novembre, quando cadranno le foglie e la natura andrà in letargo, a marzo inizieranno a popolare con 100 mila esemplari quella foresta urbana che, da qui ai prossimi dieci anni, dovrà far respirare meglio Milano e tutta la sua area metropolitana. La promessa: tre milioni di nuovi alberi entro il 2030; due già nel 2026, quando Milano e Cortina si appunteranno sul petto i Cinque cerchi delle Olimpiadi invernali.
social experiment by Livio Acerbo #greengroundit #repubblicait https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/09/15/news/verde_a_milano_100_mila_nuovi_alberi_piano_forestazione_urbana-236093034/?rss